Mille km in dieci giorni per un itinerario ad anello alla scoperta della Lapponia!

Siamo usciti di nuovo dalla nostra comfort zone. Come? Abbiamo deciso di imbarcarci per un viaggio nel gelido inverno oltre il Circolo Polare Artico. Per noi, che siamo abituati a viaggiare prevalentemente (e senza una vera ragione di fondo, ma solo per istinto) verso mete calde o tropicali, è stato un vero salto nel buio! In tutti i sensi.

Complice sicuramente easyJet che grazie al volo diretto Milano- Rovaniemi, operativo solo nei mesi invernali, ha reso molto più semplice e fluido l’arrivo a destinazione. D’altronde è l’unica compagnia che offre questa tratta, quindi perché non approfittarne?

Per una volta abbiamo puntato il dito nella cartina geografica verso altri paesi, per andare a immergerci nell’estremo nord, accompagnati dai nostri amici e compagni di viaggio Rebecca (@rebecca.paviola) e Davide (@davide.anzimanni) con i quali da tempo si progettava di intraprendere assieme un viaggio. Sono videomaker e fotografi, quindi questo è stata un’esperienza nell’esperienza, in cui abbiamo lavorato insieme ad altri creators con sinergia per creare contenuti cimentandoci in stili diversi.

Santa's cabin

levi, strada per la santa's cabin

DURATA DEL VIAGGIO:

La normale durata di un viaggio in Lapponia varia dai cinque ai sette giorni.
Avendo ben dieci giorni a disposizione, abbiamo deciso di fare un giro esaustivo di tutta la regione da sud a nord, includendo anche tappe fuori dai classici circuiti turistici.
Per chi non avesse a disposizione un periodo così lungo, sono sufficienti anche meno giorni.

ATTIVITÀ IN LAPPONIA:

Tutte le esperienze che abbiamo mostrato tramite stories sul nostro profilo (le trovate ancora in evidenza) nei diversi hotel visitati lungo il percorso, sono quasi sempre disponibili in quasi tutte le strutture. Questo significa che non c’è necessità di spostarsi da una parte all’altra della Lapponia per vivere gli highlights della regione.

Tutti gli hotel propongono una gran varietà di attività, tra cui corsa in slitta con husky, passeggiata in slitta con renne o cavalli, tour in snowmobile, ciaspolate, pesca sul ghiaccio fino alla tanto ambita caccia all’aurora boreale che viene riproposta in mille salse.
I prezzi delle attività variano dai 100€ ai 200€ a persona.

Per le attività vi viene fornito nel 99,9% dei casi tutta l’attrezzatura necessaria come guanti, scarpe adeguate, tutona termica da indossare sopra i vostri indumenti, ovviamente termici. (Se vi siete persi la nostra lista di indumenti da portare in Lapponia CLICCATE QUI)

COSTI MEDI:

Anche se non siamo soliti farlo, serve specificare che la Finlandia è un paese caro paragonato a molti altri paesi che abbiamo visitato e soprattutto considerando molti aspetti che per noi risultano scontati, ma che lì non lo sono.

Ovviamente non parliamo delle tipiche Aurora Cabin (nome che viene dato agli igloo di vetro presenti in molti resort, dai quali si può ammirare con un po’ di fortuna l’aurora comodamente stesi a letto), che sono considerate spesso le camere di punta di un resort. Ci sono infatti diverse tipologie di camere, quelle sono le più costose (circa 500-600€ a notte a camera)

Se parliamo di food & beverage i costi sono alti. Un semplice aperitivo come lo intendiamo noi (2 calici di vino bianco o prosecco a testa) può arrivare a costare serenamente 80€, con una qualità di vino che, diciamoci la verità, ad un italiano farebbe accapponare la pelle. La Finlandia però si impegna per fare in modo che l’alcool venga consumato poco, e ci riesce.
Se parliamo di cibo invece un normale secondo di carne al ristorante parte dai 30-35€.

PERIODO DI VIAGGIO (quale scegliere):

Cerchiamo di dare due coordinate.
Noi abbiamo viaggiato a metà gennaio. Ore di luce al giorno: 5, massimo 6 (alba attorno alle 9:30, tramonto non più tardi delle 15/15:30).
Ad essere onesti, forse questa assenza di luce è la cosa che abbiamo sofferto di più durante i dieci giorni di viaggio, pur consapevoli prima della partenza di cosa ci aspettava.

Il periodo invernale però come potrete immaginare risulta essere l’unica soluzione per poter vivere molte esperienze nelle regioni del nord, inclusa la celestiale vista dell’Aurora Boreale.
Avendo a disposizione solo Gennaio, abbiamo cercato di tardare il più possibile la partenza, infatti se durante la seconda metà di questo mese si arriva al massimo a sei ore di luce al giorno, nella prima metà il tempo si riduce ancora. A Dicembre arriviamo addirittura a 3/4 ore totali (panico).

Al contrario, se si ha la possibilità di viaggiare anche a Febbraio o meglio ancora a Marzo, si può godere di più luce pur rientrando ancora nei mesi in cui è possibile avvistare l’Aurora Boreale (generalmente il periodo migliore va da Ottobre-Novembre a Marzo).
Quindi per noi la sfida quotidiana consisteva nella compressione di tutte le attività previste (con relativa massiccia creazione di contenuti) nelle poche ore di luce, sfruttando in ogni modo tutto ciò che la Lapponia ci stava offrendo.

ITINERARIO DEL NOSTRO VIAGGIO IN LAPPONIA:

Ecco il nostro personale itinerario studiato per riuscire a ottenere il più possibile da questa regione:

  • Rovaniemi
  • Levi (170 km a nord)
  • Ivalo (200 km a nord est)
  • Nangu (30 km a nord)
  • Ruka Kuusamo (400 km a sud)
  • Rovaniemi (200 km a ovest)

Lapponia

ROVANIEMI

Arrivati in tre ore e mezza di volo easyJet da Malpensa, ci siamo trasferiti subito al primo resort: @apukkaresort. La nostra camera (Kammi suite) era molto accogliente, colori scuri ma nonostante questo ci faceva sentire a nostro agio. I vetri delle camere, che hanno un tetto trasparente ad igloo, sono ovviamente tutti termici e anti-appannamento. In molti hotel c’è anche la possibilità di impostare un allarme che vi svegli in caso di aurora visibile. La privacy è sempre assicurata, nonostante le pareti in vetro, e state certi che alla mattina non sarete svegliati dalla luce del sole quindi non impressionatevi quando noterete l’assenza di copertura del tetto in vetro. La colazione, sia qui che negli altri resort, prevalentemente salata, è ben fornita.

A Rovaniemi, con la tutona fornita dal resort, abbiamo iniziato con l’avventura in slitta trainati da Husky, con la neve che ci sferzava il viso visto che la giornata non era delle migliori. Quei cagnoloni erano così felici di sfrecciare in mezzo al lago ghiacciato che siamo stati contagiati dal loro entusiasmo e il freddo alle mani è passato in secondo piano.

  • La slitta con gli husky è sicuramente uno degli highlights più richiesti in Lapponia. Un must che vi consigliamo di fare assolutamente.
  • A Rovaniemi però una struttura spicca su tutte attirando folle di tutte le nazioni e di tutte le età, ovvero il Villaggio di Babbo Natale. Non ci spenderemo a parlare troppo di questa attrazione molto conosciuta perché in realtà è davvero molto semplice e racchiude in sé una serie di ristoranti e una quantità smisurata di negozi a tema natalizio, oltre alla possibilità di conversare e fare una foto con Babbo Natale in carne ed ossa. Abbiamo tenuto per il giorno del rientro il breve tour al villaggio: sicuramente un’esperienza unica per chi viaggia in famiglia. Nel nostro caso, non era una priorità, ma è stato comunque simpatico.
  • Come ristorante, a Rovaniemi vi possiamo consigliare Ravintola Monte Rosa, la carne era davvero squisita.

Lapponia, slitta con husky

LEVI

Partiamo dicendo che siamo giunti alla conclusione che Levi dovrebbe essere inserita obbligatoriamente in ogni itinerario in Lapponia, e tornando indietro avremmo volentieri speso due giorni in più nella zona. Questa è stata probabilmente a livello paesaggistico la tappa preferita di tutto il viaggio.

Durante i giorni a Levi abbiamo soggiornato al @northernlightsvillagelevi e abbiamo dormito in una Aurora Cabin (il tipico Glass Igloo menzionato prima): una camera con letto indipendente, scrivania, divano, bagno, tetto in vetro con possibilità di essere riscaldato per sciogliere la neve. Levi ci è rimasta nel cuore: oltre al primo avvistamento dell’aurora, Levi ci ha regalato paesaggi da cartolina che probabilmente si trovano solo qua in tutta la Lapponia.

northern lights Levi
Northern Lights Levi

Gli alberi completamente congelati e ricoperti da uno spesso strato di neve e gelo sembrano enormi gelati coperti da solido cioccolato bianco. Le temperature sono più basse rispetto a Rovaniemi, e la località è anche una meta per sciatori vista la presenza di montagne attorno. Non sono di certo paragonabili alle piste delle nostre amate Dolomiti, ma il contesto fiabesco le rende molto suggestive. Ecco le attività che abbiamo fatto a Levi:

  • @Levifoxfires : un boutique hotel a gestione familiare con solo due stanze, collegato ad una piccola spa unica nel suo genere, visitabile anche da esterni. La prenotazione con largo anticipo è obbligatoria, vista la forte richiesta e la grandezza del posto, infatti una volta arrivati si ha l’intera spa a disposizione per circa due ore. Ci sono una capanna (che sembra letteralmente uscita da una fiaba dei Fratelli Grimm) con falò all’interno dove volendo si ha la possibilità di scaldare il proprio cibo o solo di scaldarsi, una tipica sauna finlandese finestrata, un piccolo spogliatoio, e una vasca esterna colma di acqua bollente. Il paesaggio era davvero incantevole, ghiacciatissimo con gli alberi cotonati di bianco. La blue hour è stata lunghissima, fenomeno molto apprezzato dai fotografi e diffuso in tutta la regione, con una luce molto particolare che contrastava con il calore delle lampade accese.
  • Santa’s Cabin: probabilmente il luogo più iconico di tutta Levi. Si tratta di una casa costruita per un film finlandese a tema natalizio nel 2007, e in seguito abbandonata. All’interno non è presente nemmeno il pavimento, è letteralmente vuota. Anche se dalle foto sembra un luogo remoto ai confini di Narnia, questo spot in realtà non è difficile da raggiungere con la giusta attrezzatura, ovvero un buon abbigliamento termico e delle ciaspole che si possono comodamente noleggiare in uno degli store di Levi (noi siamo andati da Elan Sky Shop. La Santa’s Cabin si trova tra le piste W.3 e 13.2, e i modi migliori per raggiungerla a piedi sono 2:
    -dal fondo della pista risalire a sinistra il pendio lungo la pista da sci, camminando attraverso la foresta di alberi cotonati fino alla capanna che è chiaramente visibile ad un certo punto davanti a voi
    -al contrario si può salire con la seggiovia fino in cima alla pista, inforcare le ciaspole e scendere il pendio (in questo caso alla destra del percorso sciistico) fino a che non si vede la cabina.
    All’alba delle dieci del mattino, arrivare in cima per noi è stato come entrare dalle porte del paradiso con l’infinita alba lappone che si mostrava lentamente sopra uno strato di soffici nuvole a bassa quota (guardare le storie in evidenza per credere). I paesaggi di questa esperienza, uniti alla bravura dei nostri compagni di viaggio nel catturare emozioni con l’obiettivo, ci hanno convinto nel decretare Levi come nostra tappa preferita.
  • Slitta con le renne: attraversare boschi innevati con le amiche renne, tra cui alcune senza palchi! Non lo sapevamo (e non si finisce mai di imparare): le renne, come i cervi, perdono i palchi, ovvero le corna ramificate, una volta all’anno. Queste poi ricrescono in pochi mesi esattamente come prima, ma ogni anno con una ramificazione in più. Dalla grandezza dei palchi potete capire quindi la loro età. Senza corna sembravano nude e intimorite, ma in realtà non è così. È semplicemente la loro natura e le renne sono davvero animali simpatici che potete trovare anche selvatiche a spasso per le strade della Lapponia, quindi, attenzione alla guida!

levi fox
Levi Fox Fires

copertina - santa's cabin
Santa’s Cabin

Lapponia

IVALO

Con questa tappa, ci siamo spinti fuori dai soliti itinerari turistici. Abbiamo alloggiato all @auroraqueenresort , resort di soli 14 glass igloo, con un’attenzione ai dettagli magnifica. Dire che abbiamo amato l’Aurora Queen è riduttivo, e la loro attenzione maniacale al cliente, grazie alla presenza di poche camere, è la chiave che ha rubato il nostro cuore! Nina, la proprietaria assieme a suo marito, sono degli ottimi padroni di casa, in grado di unire accoglienza, gentilezza, buon cibo e ottimo servizio in un ambiente esclusivo. Gli igloo erano arredati con stile, con le pareti completamente in vetro per una totale immersione nel cielo e nella natura.

  • Snowmobile: dopo esserci vestiti con tutto il necessario, fornito dall’hotel come al solito, abbiamo sfrecciato sulle slitte nei boschi innevati. Indovinate chi ha guidato?
  • Caccia all’aurora boreale: qui abbiamo visto un’aurora decisamente intensa e travolgente. Di norma più a nord ci si spinge e più si ha la possibilità, in teoria, di vederla e che sia ben visibile. Il fenomeno non è matematico ma l’intensità aumenta soprattutto in determinate zone. L’app “my aurora forecast” ci ha aiutato molto. Anzi, diciamo pure che era diventata la nostra bibbia quotidiana. Parleremo più nello specifico dell’aurora e di altri fenomeni atmosferici in un articolo a parte.

aurora queen
Aurora Queen Resort

NANGU

Trenta km a nord di Ivalo, davvero in una zona remota, con pochi hotel. Abbiamo alloggiato in una vera e propria baita in legno, una delle camere del @wildernessnangu. Immancabile la sauna privata all’interno della stanza e pure una vasca idromassaggio all’aperto per i più coraggiosi. Perché ci siamo spinti fino a qui, una delle zone più a nord e remote della Finlandia? Principalmente per curiosità, per avere una visione globale di cosa significhi Lapponia. E poi perché, come detto poco fa, per avere più occasioni concrete di vedere aurore boreali potenti. E infatti il sogno si è realizzato

  • Aurora camp: di sera, in motoslitta, abbiamo attraversato il lago ghiacciato di fronte all’hotel, per raggiungere il buio più totale. Abbiamo poi acceso il falò e aspettato pazientemente che l’aurora arrivasse. Le premesse c’erano tutte. Quella sera infatti l’app segnava una fortissima attività nella nostra area (quella che viene indicata come zona rossa). Siamo tornati con gli occhi pieni di meraviglia, la fotocamera colma di materiale, e in testa uno dei ricordi più belli di tutto il viaggio. Uno di quelli che rimarranno per tutta la vita.
  • Nuvole stratosferiche: non può essere considerata un’attività. Diciamo più che altro che è stato un vero colpo di fortuna, a sottolineare il fatto che qui nel nord gli eventi atmosferici possono riservare sorprese incredibili. Quello delle nuvole stratosferiche è un fenomeno abbastanza raro e ancora più raramente è così esteso come quello che abbiamo visto noi. Il cielo, prima dell’alba (quindi comodamente alle nove di mattina) era coperto da nuvole opalescenti che ci hanno lasciati senza fiato. Mai visto nulla del genere, e probabilmente una di quelle cose che capitano con molta fortuna una volta sola nella vita, anche avendo la possibilità di ritornare in questi posti. I finlandesi stessi erano increduli vista la rarità del fenomeno. Come per l’aurora, ne parleremo meglio nel seguente articolo.

Lapponia
Wilderness Nangu

RUKA-KUUSAMO

Dopo le bellissime esperienze dell’estremo nord, ci siamo spostati 400 km a sud-est, leggermente più a sud rispetto a Rovaniemi, vicino al confine con la Russia. Kuusamo è una città nella provincia di Oulu considerata uno dei poli principali della Finlandia per gli sport invernali. La città è molto piccola ma ben fornita. Qui abbiamo optato per un appartamento trovato su booking.com, pulito, accogliente e funzionale. Gli hotel ci sono ma distanti dagli standard del resto della Lapponia.

Kuusamo è conosciuta e amata dagli escursionisti grazie al Parco Nazionale di Oulanka: la natura finlandese in tutto il suo splendore. Parliamo di una zona molto fredda, remota, con distese e distese di foreste, tundre e fiumi.

  • Oulanka National Park: 270kmq di sentieri, ponti sospesi, cascate, natura. Probabilmente una visita nei mesi più miti dà maggiore possibilità di esperienze, e in autunno sicuramente regala un’esplosione di colori incredibile. In questo parco nazionale c’è però un punto preciso che definire scenografico è riduttivo, ed è il motivo della nostra sosta in questa parte del paese. Parliamo delle…
  • Rapide Myllykoski: il punto si trova facilmente grazie a Google Maps. Vi basterà inserire Myllykoski nel navigatore e verrete condotti all’inizio di uno dei sentieri del parco Oulanka. Da qui, dopo aver parcheggiato l’auto, basterà seguire il sentiero (che abbiamo trovato sufficientemente battuto e riconoscibile) per circa due km. Il panorama che si apre davanti agli occhi a 360° è indescrivibile. Da un lato, camminando lungo un piccolo ponte sospeso sopra le rapide (uno dei pochi fiumi non congelati che abbiamo trovato lungo il viaggio), si ammira il vecchio e famosissimo mulino, ora adibito a rifugio, ambito da moltissimi fotografi grazie alla perfetta disposizione che rende la scena un maestoso quadro da immortalare. Girandosi, le rapide si tuffano su un lago dove grazie alle correnti si forma un vortice che muove molti pezzi di ghiaccio con un moto circolare sopra la superficie dell’acqua. Uno spettacolo, vero e puro, da ammirare ad occhi aperti e con rispetto.

kuusamo

Consigliamo di includere Oulanka National Park nel vostro itinerario?
Sì, se siete fotografi o cacciatori di spot iconici. O se volete intraprendere dei bellissimi trekking in mezzo alla natura più vera durante i mesi più miti.
No, se ritenete che spararsi diverse ore di strada per un semplice spot fotografico non ne valga la pena e preferite investire il tempo in esperienze più attive.

Abbiamo poi percorso i 200 km per tornare a Rovaniemi, visitare il villaggio di Babbo Natale menzionato in precedenza, e prendere l’aereo di ritorno il giorno successivo, totalmente soddisfatti di tutto ciò che siamo riusciti a fare.

CONSIDERAZIONI SUL NOSTRO VIAGGIO IN LAPPONIA

  • Fa freddo? Sì, ma onestamente pensavamo peggio. Sarà che siamo nati e cresciuti in una regione italiana in cui il freddo umido invernale penetra nelle ossa, ma seppur pungente quello nordico ci è sembrato un freddo gestibile (ovviamente con la dovuta attrezzatura). C’è anche da dire che, purtroppo, le temperature davvero estreme sono ormai abbastanza rare a causa del surriscaldamento globale. A volte abbiamo toccato i -22°, ma molte volte abbiamo guardato increduli il termometro che toccava anche lo 0. E non ci si aspettano di certo 0 gradi in Lapponia giusto? Nell’articolo precedente abbiamo indicato cosa inserire in valigia e cosa lasciare a casa per un viaggio come questo. Ricordatevi che, per molte escursioni, l’equipaggiamento tecnico viene fornito in loco.
  • Torneremmo nell’estremo nord? Assolutamente sì, ma cambiando destinazione. Siamo molto soddisfatti di aver affrontato un viaggio fuori dalle nostre corse, e siamo curiosi di vedere cos’altro ha da offrire l’estremo nord. Stiamo già viaggiando con la mente verso nuove destinazioni, chissà. Una sensazione in noi è chiara: abbiamo visto in modo esaustivo tutto ciò che la Lapponia finlandese aveva da offrirci, e tornarci nuovamente significherebbe rifare le stesse identiche esperienze.
  • Se da un lato abbiamo un po’ risentito delle poche ore di luce, dall’altro abbiamo avuto tempo a sufficienza per non rimanere indietro con il lavoro di editing e di back-office. Bisogna sfruttare bene le poche ore di luce durante la stagione invernale per le varie esperienze, e nel nostro caso anche per la massiccia produzione di contenuti, tanto poi c’è buio a sufficienza per fare tutto ciò che si deve fare, e prepararsi per la notte a caccia dell’aurora!

Il bilancio di questo viaggio è super positivo: ci siamo messi alla prova e ne siamo usciti felici!

Aurora boreale