Kyoto è la capitale culturale del Giappone, con ben 17 siti Unesco, templi, parchi, colori, tradizioni vibranti ancora presenti nel quotidiano. È stata risparmiata dalle bombe della seconda guerra mondiale proprio grazie al suo enorme patrimonio culturale e religioso.

Inutile negare che il turismo a Kyoto è tantissimo, complice il fatto che siamo arrivati in Giappone in alta stagione (ricordatevi che Foliage autunnale e Fioritura dei ciliegi sono i due periodi di affluenza massima per il turismo in Giappone). Ma ciò nonostante, abbiamo amato alla follia Kyoto.

Il turismo, seppur tanto, lo abbiamo percepito più controllato e “calmo” di molte altre destinazioni che abbiamo visitato in passato. Questo permette di godersi comunque la bellezza dei luoghi di Kyoto nonostante la gente attorno. La calma e l’educazione in Giappone sono davvero contagiose! (Qui il nostro pezzo su cosa sapere prima di un viaggio in Giappone)

Cosa vedere a Kyoto? Tantissimo, pensate che per più di mille anni è stata la capitale del Giappone. Strade pittoresche, templi maestosi, giardini incantevoli, geishe a passeggio, una città che incanta i visitatori (noi inclusi) con la sua bellezza senza tempo. Abbiamo passato cinque giorni a Kyoto e questo è un concentrato di ciò che abbiamo visto, o meglio, mangiato sia con gli occhi che con la bocca.

copertina kyoto

QUARTIERI DA NON PERDERE

  • Higashiyama Sud: Questo è uno dei quartieri più belli dei Kyoto, se non di tutto il paese. Si gira molto facilmente a piedi. Le due vie più famose di questo quartiere sono Ninen-zaka e Sannen-zaka. Si tratta di due vie gemelle, un po’ turistiche, ma imperdibili. Da non perdere la vista iconica della pagoda Yasaka camminando lungo Ninen-zaka, (cliccate qui per le coordinate). Se avete modo di visitare questa zona la sera dopo cena, quando le botteghe e i negozi chiudono e i turisti si dirigono altrove, avrete la possibilità di essere trasportati in un Giappone di altri tempi!
  • Higashiyama Nord: Da non perdere il “Sentiero del Filosofo”, lungo 1.5km che costeggia un canale molto pittoresco che durante la fioritura dei ciliegi diventa un vero e proprio dipinto! Percorrendo questo sentiero avrete modo di vistare diversi templi importanti di Kyoto, che menzioniamo fra poco.
  • Gion: Il Giappone tradizionale che prende vita attraverso stradine dove sorgono ristoranti e sale da tè, dove gli edifici sono interamente in legno e le finestre rivestite di carta di riso, o dove non è così raro, dopo il calar del sole, trovare le geisha che si muovono veloci in tutta la loro raffinatezza. Prendetevi un po’ di tempo per visitare Gion. Noi abbiamo scelto di andarci di sera e ci ha davvero stregato.
  • Pontocho: una via pedonale di 600m. È decisamente famosa e moltissimi si fermano qui per mangiare in uno dei numerosi ristoranti che sorgono lungo la via, tutti in stile tradizionale, ma a parer nostro eccessivamente turistici. Noi abbiamo deciso di visitare Pontocho di giorno, ma se venite di sera anche qui non è così raro trovare le geisha.

NOTA: Non è opportuno fare foto o video alle geishe senza il loro permesso (sia per una questione di privacy che per il rischio di una multa fino a 10000 yen).

Ninen-zaka
Ninen-zaka
Pontocho
Quartiere di Pontocho

TEMPLI

I templi sono al primo posto degli highlights di Kyoto: l’animismo è tangibile e sarete ammaliati e piacevolmente storditi dalla bellezza che avete intorno.

-Tempio Kodai-ji:  siamo arrivati appositamente per la golden hour ed è stata una scelta ottima. C’è anche una piccola foresta di bambù (molto piccola ma ottima per qualche scatto, con un po’ di pazienza)

-Tempio Ginkaku-ji: è la prima tappa del “Sentiero del filosofo”, ed è uno dei templi Zen più classici del Giappone. Molta gente, ma un flusso molto scorrevole quindi non fastidioso. Siamo stati inondati dal rosso degli aceri, che qui ha una parola tutta sua, cioè “momiji”, mentre il colore rosso e giallo del foliage di altri alberi viene chiamato “Koyo”.

-Tempio Eikan-do: seconda tappa del “Sentiero del filosofo”. La bellezza della natura e la sapienza con cui sono stati ideati questi giardini ci ha fatti immergere nell’animismo religioso giapponese, al limite della commozione.

Tempio Kodai-ji
Tempio Kodai-ji

Tempio Eikan-do
Tempio Eikan-do

-Tempio Kiyomizu-dera: il tramonto più bello del nostro viaggio in Giappone, e siamo stati davvero molto molto fortunati ad aver scelto proprio questo giorno per dirigerci qua, dal momento che i tramonti dei giorni precedenti e successivi erano sempre un po’ coperti. Nonostante fosse gremito di persone (l’abbiamo visitato durante una festività nazionale), abbiamo amato alla follia i colori e le sensazioni di questo luogo. Consiglio: allontanandovi un pochino dalla terrazza più famosa, troverete un posticino molto meno affollato da cui fotografare questo scorcio spettacolare, qui le coordinate GPS.

-Fushimi Inari: immagine iconica del Giappone, forse davvero la più famosa! Questo è il tempio dedicato a Inari, la divinità del buon raccolto e del successo negli affari. È un luogo molto (molto) frequentato, quindi, per avere la possibilità di ottenere qualche scatto svuotato di gente, abbiamo deciso di visitarlo prima dell’alba. Risultato: magia pura. Se non avete intenzione di svegliarvi così presto non preoccupatevi: Fushimi Inari è stupendo in qualunque momento, folla o non folla. Il tempio è conosciuto ovunque per i suoi 10000 tori lungo la salita sul monte. Ma perché ce ne sono così tanti? Sono il risultato delle donazioni di famiglie o aziende che ricercano la benevolenza della dea. Le scritte sui tori possono essere i nomi delle persone che l’hanno richiesto oppure frasi di preghiera.

-Kinkaku-ji: il tempio del padiglione d’oro è notoriamente il più frequentato in Giappone. Anche qui, innumerevoli scorci rossi per scatti stupendi. Percorso guidato, molto pacifico!

Tempio Kiyomizu-dera
Tempio Kiyomizu-dera

Fushimi Inari
Fushimi Inari

Fushimi Inari
Fushimi Inari

Kinkaku-ji padiglione d'oro kyoto
Kinkaku-ji, padiglione d’oro

Tempio Ginkaku-ji
Tempio Ginkaku-ji

ESPERIENZE

-Nei pressi del Kodai-ji temple, trovate lo Studio Ghibli Shop, molto divertente per i fan dello Studio Ghibli (come noi). Aspettatevi ovviamente un merchandising senza fine, ma considerando che siete nel paese che forgia alcuni dei film animati più belli di sempre, vale la pena perdersi anche nelle piccole cose inutili.

-Andare allo Starbucks di Ninen-zaka è davvero un’esperienza. È uno dei 27 Starbucks Regional Landmark Stores al mondo, cioè inseriti in un contesto storico mantenuto intatto nei secoli. Qui ad esempio, è all’interno di una casa tradizionale giapponese, mantenendo così l’atmosfera dell’epoca Taisho.

-La cerimonia del tè, una delle attività più richieste in Giappone. Sarà facile trovare una sala da tè dove poter assistere a questa cerimonia


DINTORNI

Arashiyama: si tratta di un distretto Kyoto a quindici minuti di treno dal centro. È una zona di grande interesse turistico, ma si trovano molti scorci tranquilli. In autunno è un festival di colori saturo come nessun altro posto al mondo probabilmente. Una volta raggiunta la stazione di Arashiyama sarà semplice raggiungere a piedi tutti i maggiori spot e, anche se bisognerà camminare un po’, non spaventatevi e godetevi la tranquillità di questa zona: incantevole, credeteci.

Famosissima (e affollatissima) la Bamboo Forest, così come la Sagano Scenic Railway, ovvero un treno che percorre le colline di Arashiyama regalando ottimi scorci coloratissimi soprattutto in pieno “Koyo”. Da non perdere anche il tempio Tenryu-ji e i suoi splendidi giardini. Vale la pena dedicare ad Arashiyama quasi una giornata intera.

Nara: anche questa città è stata capitale del Giappone e si trova a su-ovest di Kyoto. Si raggiunge facilmente in treno ed è una destinazione ideale per un’escursione di una giornata fuori Kyoto. A seconda del vostro interesse e dell’andamento del vostro passo, potreste anche riuscire a vederla in meno di una giornata intera, partendo presto la mattina. La città di Nara è famosa in tutto il mondo per l’enorme quantità di cervi che girano liberi e indisturbati all’interno del parco, nei giardini pubblici e in quelli dei templi. Rispetto alla parte storica, i cervi sono sicuramente diventati l’attrazione principale che attira i turisti, e i cervi, che stupidi non sono, hanno ben capito il trucchetto del famoso “inchino” di fronte ai turisti (perfettamente in tema con il saluto Giapponese), in cambio di qualche galletta che si può appositamente acquistare nei chioschetti sparsi in tutta la città. L’esperienza peró vale il viaggio anche solo per la notevole scenografia che creano i cervi a riposo all’ombra dei bellissimi templi.

Da non perdere NAKATANIDOU, un posticino minuscolo nel quale vengono sfornati una quantità infinita di tipici mochi verdi gommosi e ripieni, molto gustosi (attenzione a masticarli bene prima di deglutire!!) 
La particolarità di questo posto è lo show di pochi minuti che viene eseguito 2-3 volte al giorno (viene indicato l’orario dello spettacolo successivo all’ingresso) durante il quale viene eseguita la preparazione alquanto comica dell’impasto gommoso del mochi, pestato a suon di pugni e martellate rapidissime da due uomini che sembrano usciti da un manga. Molto carino da vedere!

Arashiyama
Arashiyama
Nara
Nara

-Osaka: terza città più grande del paese a soli trenta minuti da Kyoto che meriterebbe un articolo a parte ma intanto menzioniamo qui. È la capitale dello street food, quindi cercate di arrivare a stomaco vuoto perché c’è da perdere la testa! I distretti dello street food sono Shinsaibashi e Dotonbori.
Ecco quale street food dovete assolutamente assaggiare a Osaka e dove trovarlo:

  • Takoyaki: lo snack fritto per eccellenza di Osaka, a forma di palla ripieno
    con polpo tritato (tako), tempura (tenkasu), zenzero (beni shoga) e cipolla
    verde (negi). Le palline vengono spennellate con salsa takoyaki e maionese, e
    poi cosparse di alga verde e bonito essiccato. Dove provare il migliore:
    Takoyaki Juhachiban, Dotonbori

  • Kushikatsu: è un piatto di carne e verdure allo spiedo fritte. In
    giapponese, kushi si riferisce agli spiedini utilizzati mentre katsu è la
    cotoletta di carne fritta. Dove provare il migliore: Kushikatsu Daruma

  • Okonomiyaki: è un piatto di frittelle salate cotte sulla piastra teppan. Le
    aggiunte includono cavolo, carne e frutti di mare, e i condimenti includono
    salsa okonomiyaki, aonori (fiocchi di alghe essiccate), katsuobushi (fiocchi di
    bonito), maionese Kewpie e zenzero sottaceto. Dove provare il migliore: Chibo,
    Dotonbori

  • Bonus: Rikuro Cheescake per la cheesecake più fluffy che mangerete
    in vita vostra. Feedback onesto: c’è molto uovo all’interno ma la morbidezza è
    incredibile.

Osaka
Osaka

FOOD A KYOTO

-Ichiran Ramen, uno dei ramen migliori di Kyoto, si ordina attraverso uno display touch gigante e, dopo essersi accomodati nel proprio personale cubicolo, il piatto viene passato attraverso una finestrella. Socialità zero, ma il ramen migliore in assoluto.

-Nishiki Market: grande mercato in centro, con bancarelle di ogni tipo ma soprattutto street food delizioso. Ottimo per pranzo come abbiamo fatto noi, saltando a ping pong tra una bancarella e l’altra.

-Gyukatsu Kyoto Katsugyo: abbiamo voluto cenare qui per assaggiare la specialità, il katsudon, un piatto sostanzioso composto da una cotoletta di maiale e riso, condita a piacere.

-Kaiten sushi: Si trova nella stazione di Kyoto centrale (assieme ad altre decine e decine di ristoranti), ci è stato consigliato e il nostro feedback è ottimo! Sushi che arriva al tavolo direttamente su nastro una volta ordinato, oppure si può scegliere volontariamente tra i piatti che vengono caricati dalla cucina e fanno il giro della sala attraverso il nastro fino a che qualcuno non li sceglie. Molto pericoloso se si ha fame.

-Ishian Kyoto Ekimae: izakaya (trattoria tipica) molto ben nascosta e quasi impossibile da trovare. Carne e verdure top.


DOVE ABBIAMO DORMITO

-Abbiamo alloggiato al Dusit Thani Kyoto. Fa parte di una catena (thailandese) che già conoscevamo e che apprezziamo per il suo stile pulito.


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Nishiki Market
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