Abbiamo programmato questo nostro viaggio in Namibia per molto, molto tempo: dopo l’esperienza in Sudafrica con Serena e Charlie, è iniziata tra di noi una relazione che continuerà a lungo. Ci stimoliamo a vicenda, dando benzina alle nostre idee, desiderosi di scoprire tutto ciò che l’Africa ci può dare per riuscire a proporvi non un semplice viaggio, ma un’esperienza che vi lascerà ricordi da sogno, da portare con voi per sempre. Nonostante la lunga programmazione e l’organizzazione maniacale, una volta approdati in Namibia la realtà ci ha investiti con tutta la sua potenza di paesaggi maestosi, rumori fragorosi, venti impetuosi e odori esotici. Nei nostri cuori pulsano ancora gli immensi panorami che cambiano di continuo, non esiste foto che possa racchiudere l’imponenza della natura namibiana, abbiamo ancora i brividi solo al pensiero. 

Ecco i fatti: accoppiate vincenti non si cambiano, anzi, si moltiplicano! La sinergia che avevamo provato viaggiando lo scorso ottobre con Serena e Charlie (luxury safari designers, fondatori di Everseen Africa @everseensa per chi ancora non li conoscesse) è stata confermata in questo ultimo viaggio in Namibia. Ad arricchire l’esperienza ci hanno pensato Giorgio e Martina, @inviaggiocoltubo, youtuber d’eccellenza (ecco il loro canale Youtube) e grandi viaggiatori. Ci siamo impegnati a fondo in questi venti giorni attraverso la Namibia unendo le nostre forze e competenze per andare alla scoperta di questo paese straordinario per poi mettere la nostra esperienza al vostro servizio. 

on the road Namibia
photo credit @inviaggiocoltubo
animali namibia
photo credit @everseensa

La Namibia è uno degli stati meno battuti dal turismo: grande tre volte l’Italia e con nemmeno due milioni di abitanti (l’equivalente di Milano e hinterland), è il secondo stato al mondo meno densamente popolato. Il paese è passato attraverso il dominio tedesco, poi quello inglese, per poi diventare parte della Repubblica Sudafricana. Ha ottenuto l’indipendenza solo nel 1990. Sia nella capitale che nelle altre cittadine è evidente l’influenza tedesca, soprattutto per quanto riguarda l’architettura. Nonostante questo aspetto storico gran parte del paese è coperto dai deserti del Namib e del Kalahari, riserve naturali o distese di “nulla” per centinaia di km, mantenendo così pressoché intatto il paesaggio primitivo e naturale. 

Venti giorni e circa 4500 km: di certo non un viaggio rilassante, ma siamo soddisfatti di questo lungo percorso in cui siamo entrati in contatto con un paese così affascinante per capire concretamente cosa proporvi nei nostri futuri viaggi di gruppo.

paesaggi namibia
photo credit @inviaggiocoltubo

PERCHÈ UN VIAGGIO IN NAMIBIA CON NOI (O CON EVERSEEN AFRICA)

Vogliamo spezzare la poesia partendo proprio dai problemi. Durante questi avventurosi km di strada sterrata che attraverserete, potreste avere poco segnale telefonico, se non inesistente. Vi verrà voglia di fermarvi ogni mezz’ora per scattare foto al paesaggio che cambia davanti ai vostri occhi, catturare tutte quelle emozioni nuove. Ma potrebbe farsi notte e, se non sapete di preciso dove state andando, orientarsi in strade sterrate completamente buie non è così semplice. Potreste finire la benzina perché non siete riusciti a trovare un distributore (scarseggiano in tutta la Namibia), oppure avrete bucato un pneumatico della vostra auto nel bel mezzo del nulla. Potrebbero anche bucarsene due. 

Non vogliamo scoraggiarvi ma solo farvi capire con chiarezza che noleggiare un’auto (altamente consigliata una 4X4) in Namibia non è come farlo in Italia. Siete soli con i vostri compagni di viaggio, dovete contare sulla vostra esperienza e sulle vostre competenze. Se non c’è una persona del gruppo in grado di affrontare questi problemi non avventuratevi in questo viaggio perché diventerebbe molto rischioso. Per essere trasparenti al 100%, se noi due fossimo stati da soli non avremmo sicuramente affrontato questo primo viaggio in Namibia, nonostante la nostra esperienza da viaggiatori. 

Charlie e Serena vivono d’Africa e in Africa da anni e se c’è una cosa certa è che ci siamo sentiti sempre al sicuro, in una botte di ferro, nonostante tutti gli imprevisti che un viaggio on the road come questo ci ha presentato. Le loro competenze hanno fatto sì che potessimo goderci a pieno la bellezza intorno a noi. La stanchezza dopo ore di guida c’è stata, certo, ma avevamo la tranquillità di sapere di essere in buone mani, qualsiasi cosa potesse succedere. Può sembrare poetico e romantico il concetto di viaggiare per centinaia di km attraversando il deserto o la savana senza incontrare anima viva, ma è anche stancante: serve una grande dose di concentrazione e abilità per guidare ore su strade non asfaltate, pazienza e occhi sempre aperti. Alla sera, eravamo felici di tornare nel nostro lodge e lasciarci abbracciare da un comodo materasso: lunghe ore di guida sono stancanti anche per una banda di ragazzini come noi! Ma gli occhi non erano mai stanchi, anzi, erano sempre pronti a lasciarsi inondare da altre meraviglie.

on the road Namibia

Twyfelfontein Namibia
photo credit @inviaggiocoltubo

ESPERIENZE DIVERSE RACCHIUSE IN UN SOLO PAESE: LA NAMIBIA

Questo non è un paese “preconfezionato”: quello che potete vivere entro i suoi confini è tanto inusuale quanto normale, come alzare gli occhi al cielo. Di sicuro questo nostro viaggio in Namibia ci ha insegnato ad essere ancora più curiosi e aperti verso nuove avventure. 

Ci sono molte esperienze attive che si possono fare in Namibia, fermo restando che la Namibia stessa è un’esperienza. Una di queste per noi è stato il giro in quad tra le dune del deserto del Namib affacciate sull’Oceano Atlantico che bagna la città di Swakopmund. Scalare una duna a piedi può essere affascinante quanto molto faticoso: con il quad invece si trasforma in una scarica di adrenalina! Le dune diventano un parco giochi naturale di una bellezza disarmante. Un’esperienza che ci piacerebbe davvero includere in un viaggio assieme a voi.

deserto Namib Swakopmund
a destra photo credit @inviaggiocoltubo

– Il cielo stellato dell’Africa è risaputo essere tra i più scintillanti al mondo. Ed è davvero così! La via lattea era sempre evidente e le stelle sembravano appena dipinte con un pennarello appuntito e brillante. Una gioia per gli occhi dopo i colori impressionanti del…

– Tramonto: anche in questo viaggio africano tutti i tramonti ci hanno tolto il fiato per diversi minuti, avvolgendoci di arancione, giallo e rosa. Alba e tramonto ogni giorno, due spettacoli gratuiti offerti dalla natura imperatrice della Namibia!

– Namibia è anche cultura. Possiamo menzionare i siti archeologici con oltre 2000 dipinti rupestri e graffiti risalenti all’età della Pietra nella valle di Twyfelfontein. Oppure i numerosi villaggi tradizionali Himba, il popolo rosso della Namibia. La nostra visita a un villaggio Himba è stata particolarmente autentica, toccante e illuminante. Abbiamo avuto il privilegio di trascorrere del tempo in mezzo a persone molto semplici e vive, curiose dopo la timidezza iniziale. È un popolo che nonostante la consapevolezza del nostro modo di vivere occidentale ha deciso di continuare a mantenere le sue tradizioni, i suoi costumi, la vita basica tra capanne, allevamenti di bestiame e rimedi naturali. Le donne sono fiere e bellissime, tutte coperte da testa a piedi dall’okjize, la tradizionale mistura rossa con la quale si proteggono dal sole. Una delle esperienze più autentiche di questo nostro viaggio in Namibia.

popolo Himba Namibia
photo credit @everseensa
popolo Himba Namibia

– Siamo entrati in contatto anche con il popolo Herero e i loro coloratissimi costumi. Purtroppo la loro storia non è altrettanto colorata: agli inizi del ‘900 sono stati infatti vittime di genocidio da parte dei coloni tedeschi, si stima che fu ucciso l’80% della popolazione. Ora è bello vedere le donne Herero passeggiare fiere coi loro abiti tradizionali vittoriani, adattamento dei costumi dell’epoca con il loro gusto personale. Una tavolozza di colori che contrasta con il colore della polvere e con le donne Himba che si mixano con le donne Herero in alcune zone.

– Ci sono tanti luoghi in Namibia che possono essere definiti un paradiso per i fotografi, ma la città abbandonata di Kolmanskop, famosa al mondo con il nome di  “Ghost Town”, entra sicuramente tra i primi posti! Ex cittadina di cercatori di diamanti abbandonata dopo la prima guerra mondiale, è un esempio di simbiosi tra costruzioni e deserto, dove la sabbia ha cominciato da tempo a riprendersi il suo spazio. A tratti sembra di essere all’interno di qualche film, o meglio all’interno di un set cinematografico abbandonato per qualche oscuro segreto mai uscito dai confini della Ghost Town. Essendo nel pieno deserto del Namib, vicino alla alquanto strana città di Lüderitz, bisogna sfidare le tempeste di sabbia e guidare ore e ore per vedere questo luogo iconico, ma per gli appassionati di fotografica e i content creators ne vale davvero la pena. Gli edifici mezzi diroccati sono ormai integrati con le dune: si vaga negli interni di queste vecchie case decrepite con il vento che fa cigolare le assi stanche, la luce che filtra creando ombre geometriche particolari. Decadente e spettrale, è un luogo lontano dal concetto di Africa, più vicino all’immaginario di qualche luogo texano, ma la Namibia è sorprendente anche anche questo, in tutte le sue sfaccettature.

Consiglio per i fotografi che si vogliono avventurare a Kolmanskop per imprimere le luci dell’alba o del tramonto: per entrare nel sito prima dell’orario di apertura o fermarsi dopo l’orario di chiusura (fermo restando che non abbiamo visto nessuno aprire o chiudere i cancelli, perché di cancelli non ce ne sono), è necessario richiedere un permesso al centro turistico di Lüderitz al costo di circa 30€, valido per un giorno intero.

Kolmanskop namibia

Kolmanskop ghost town namibia

– Oltre agli animali avvistati nei primi giorni di viaggio durante il self-drive safari nel Parco Nazionale dell’Etosha (ve ne parleremo nel prossimo articolo), abbiamo visto anche fauna in completa libertà. Uno degli avvistamenti migliori è avvenuto sulla strada verso Lüderitz , zona battuta dall’unica colonia di cavalli selvaggi di tutta l’Africa. Sembra una sciocchezza, ma incontrare gli animali al di fuori di una riserva è ancora più emozionante, la sensazione che non ci siano barriere crea un certo brivido. Potrete anche andare alla ricerca degli elefanti di montagna nella valle di Twyfelfontein o imbattervi in branchi di zebre e giraffe come è capitato a noi lungo il tragitto di questi 20 giorni on the road.

Abbiamo ancora molto da raccontarvi su questo nostro viaggio in Namibia: rimandiamo a tra qualche giorno le esperienze legate alla natura più selvaggia e impressionante di questo paese. 

giraffe Namibia
photo credit @inviaggiocoltubo