Pagina 17 – by Luca

Ok è vero non vi abbiamo parlato molto della Malesia, ma preferiamo non distribuire consigli di un posto che non abbiamo esplorato bene.

Nei giorni di Kuala Lumpur siamo un po’ presi dall’organizzazione del nostro arrivo in Indonesia.

Siamo puntuali comunque eh! L’esatto giorno che decidiamo di entrare a Bali è l’unico giorno dell’anno nel quale l’isola è completamente spenta a causa del Nyepi, conosciuto come Silent Day.

Si tratta del Capodanno Balinese, nel quale tutte le attività sono chiuse, gli aerei non partono ne atterrano e nessuno può circolare per strada. Nemmeno i turisti. Tutti chiusi dentro casa.

In vista di questo, e dei prezzi allucinanti per i voli nel giorno successivo al Silent Day, abbiamo dovuto rivedere i piani.

Ale che di solito si occupa della parte logistica del viaggio sembra stia organizzando i prossimi Giochi Olimpici. Mai visto tanto indaffarato!

A conti fatti prendiamo il primo volo per entrare nel paese. Destinazione: Yogyakarta.

Non possiamo perderci il tempio di Borobudur che è il più famoso dell’Indonesia, e in più abbiamo una breve collaborazione prima di volare a Bali.

Ci siamo: benvenuti in Indonesia. Siamo emozionati, stiamo aspettando questo paese da tantissimo tempo.

Prima impressione? Oh-mio-dio-che-posto-è-questo?!?!?!

Natura, tantissima natura. Risaie, palme, canne di bamboo. E poi la gente vogliamo parlarne?

Sono tutti iper socievoli, gentili, sorridenti, disponibili ad aiutare e soprattutto curiosi.

Passeggiando per Yogyakarta in mezzo a decine di negozi di vestiti batik, ci guardano tutti come se fossimo alieni. Non so se sia perchè ale ha gli occhi azzurri o perchè io sono gonfio come dopo ogni volo, o forse perchè gli occidentali si contano sulle dita di una mano, ma si girano tutti.

Non solo. I ragazzi non si limitano a salutarci ma ci fermano per farci domande a random in inglese, solo per esercitarsi nella conversazione. Alcuni addirittura ci filmano mentre conversiamo, come se volessero riguardarselo a casa per studiarselo.

Ma non è imbarazzante, è piuttosto divertente.

E aspettate di sentire cosa succede a Borobudur.

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

Il giorno dopo noleggiamo un autista privato per dirigerci al tempio. No, non siamo diventati ricchi. Semplicemente la differenza tra il tour organizzato con altra gente, e l’autista privato a disposizione per l’intera giornata, è di circa 2€. La differenza è notevole in fatto di tempistiche, perchè con l’autista possiamo prenderci tutto il tempo che ci serve senza fretta, e partire all’ora che vogliamo di mattina.

La giornata è soleggiata, talmente tanto che io penso di esplodere dal caldo da un momento all’altro e come se non bastasse vengo a scoprire che le pietre vulcaniche del tempio attirano il sole. Morte per disidratazione in 3, 2, 1…

Il tempio merita ma vi voglio dare due consigli nel caso siate intenzionati a visitarlo:

-Il primo è di non perdere nemmeno tempo ad informarvi sulla storia perchè all’interno ci sono sempre scolaresche di ragazzi e ragazze che si offrono di farvi da guida gratuitamente per esercitarsi nella lingua inglese.

-Il secondo è di prepararvi a fare 2.543.999 foto con gli indonesiani che girano nel tempio. Forse sono convinti che gli occidentali provengano tutti da Hollywood non so, ma il fatto è che sono più emozionati a farsi foto con noi che non a visitare il tempio più importante del paese.

Sono contento del fatto che in tutte le foto fatte sarò venuto sfasciato di caldo, con la bocca aperta ansimante e completamente fradicio! Sono arrivato al punto di dire di si a chi chiedeva una foto senza nemmeno più sorridere ma guardando il vuoto.

Ale in tutto questo molto tranquillo come se stesse passeggiando in riva al mare. Di solito è lui che soffre il caldo, non mi spiego sta cosa.

Ad ogni modo il tempio è qualcosa di speciale, e il panorama della giungla che si vede a perdita d’occhio tutto intorno lascia senza fiato (oltre a quello che già non avevo).

Giuro non vediamo l’ora di arrivare a Bali, e se questa è la premessa…Indonesia ti amiamo di già!

 

Se vi siete persi l’ultima puntata del diario in Thailandia CLICCATE QUI

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta

yogyakarta